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LETTERE
D: Salve, ho 29 anni, e sono sposata da quasi due anni, il nostro è stato un colpo di fulmine e dopo 6 mesi ci siamo sposati, tutto bene finchè non conosco la sua famiglia, che è a dir poco invadente, da subito la mamma ha provato ad inserirsi nella nostra vita, ma i problemi più grossi sono stati quando abbiamo cominciato a litigare, lui ha reso partecipe i suoi genitori e più di una volta me li sono trovati a casa alle 2 di notte, anche le 3 del mattino, ogni volta
che litigavo loro stavano li. Ora dopo mesi di discussioni forti lui decide di mettere dei paletti alla famiglia e di farmi quanto meno rispettare, ma niente.
Dopo una grossa discussione con i suoi la mamma scarica l'ira su di me mandandomi un messaggio a dir poco offensivo, aggiungendo che se fosse successo qualcosa a suo figlio sarebbe stata colpa mia, colpa mia solo perchè esausta di questa decisione avevo deciso di separarmi (cosa che più volta avevo chiesto) solo questa volta ero determinata, non ne posso più queste persone mi violentano pisicologicamente, mettono in mezzo anche il fratello di mio marito che una sera
a chiamato urlano come un pazzo, e dicendo che rompo il c....zz. mi consigli Lei cosa devo fare. non posso raccontarle tutta la mia storia servirebbero 8 tomi, inoltre ultimamente rimuovo quasi tutto in modo automatico, il mio cervello ricorda a tratti tutto il loro male. mi consigli lei cosa devo fare. Grazie mille
R. Buona sera, da ciò che mi scrive emerge che Lei sta vivendo una relazione tormentata con suo marito aggravata dalla presenza
invadente della suocera.
Mi dice che Lei e suo marito avete incominciato a litigare,
Lei è bersaglio di ira da parte di una suocera che con la sua interferenza non permette a voi due di cavarvela da soli.
Questa situazione la porta, dopo solo due anni, a pensare alla separazione e interrompere la relazione coniugale.
Sarebbero da indagare alcuni aspetti della vostra relazione, come ad esempio i motivi che vi hanno portato al litigio, come vi
relazionate, quanto l’uno conosce veramente l’altro.
Gli aspetti da approfondire sono tanti per capire cosa c’è alla base, quale sono veramente le vostre intenzioni, i vostri desideri e i vostri bisogni.
Una volta fatto ordine in voi stessi e nella vostra coppia poi si potrà tutelarla e fare in modo che nulla la possa disturbare in futuro.
Questi potrebbero essere gli obiettivi di una relazione di aiuto rivolta a far emergere le vostre capacità nel poter risolvere i vostri problemi.
Quando vorrà iniziare mi può chiamare per fissare un incontro.
Intanto le auguro una buona serata
Dott.ssa Angela Sgambati
D:SCRIVO PERCHE' HO UN PICCOLO PROBLEMA E VORREI SAPERE SE E' DA PRENDERE SERIAMENTE.
OGNI MESE MI VENGONO LE MESTRUAZIONI ANTICIPATE DA UN FORTE DOLORE ALLA PANCIA E VENGONO OGNI 20 GIORNI. COME MAI?
R:innanzitutto non mi hai detto la cosa fondamentale, cioè quanti anni hai.
Ad ogni buon conto, anche se Internet è un ottimo strumento di comunicazione, non può e non deve sostituire una sana e completa visita medica.
Quindi ritengo che tu debba parlare del tuo problema con il tuo medico di base o, ancora meglio, con il tuo ginecologo che, dopo una visita, saprà meglio rispondere al tuo quesito e darti le cure necessarie.
Auguri
Dott.ssa Angela Sgambati
D: Mi chiamo Monica, sono veramente in crisi. Dopo 26 anni di matrimonio, fino ad oggi non ho desiderato altro che separarmi, ora che mio marito da pochi giorni (una ventina) vive da solo, sono sopraffatta da mile sensi di colpa e da una angoscia insopportabile. Questa sera ho l'incontro con il mio avvocato e non so più cosa dirgli. Siamo già stati anni addietro da una psicologa e per un pò sembrava averci illuminato. poi siamo di nuovo risprofondati nell'intolleranza reciproca.
La nostra vita di coppia è sempre stata molto difficile, io che mi sentivo soffocare dalla sua gelosia e possessività mentre invece avevo ed ho voglia di stare in mezzo ad amici di essere sempre fuori, di viaggiare mentre lui pantofolaio passerebbe le serate a dormire sul divano davanti alla TV e pretenderebbe che anch'io stessi a fargli compagnia. Dopo la mia ultima vacanza
(15 giorni in Messico) ha cominciato a tormentarmi più del solito fino ad arrivare al punto di dirgli che non lo sopportavo più e che sarei andata dall'avvocato per separarmi, nostra figlia, esasperata dai continui litigi anche lei una sera gli ha detto che se ne doveva andare. Per questo se n'è andato, ma ora tutti i giorni mi dice che vuole riprovare, che mi ama e tutto il resto. Io purtroppo so benissimo che dopo un breve periodo di tranquillità lui sarà di nuovo come prima intollerante e intollerabile.
R: Cara Monica,
Sei molto arrabbiata con tuo marito e vorresti che tutto fosse diverso.
Se ho capito bene avete due caratteri opposti e quindi dei bisogni opposti.
Lui si è adagiato molto e ti ama a modo suo: se mi vuoi bene resta a casa con me.
Tu forse non sopporti più tutte le cose in comune con lui: il lavoro con lui, in casa con lui. di nuovo al lavoro con lui.
E' troppo!!!!!!!
Hai ragione di scoppiare.
Vorrei sapere di che cosa ti eri innamorata di tuo marito, perché, se vuoi andare oltre allo sfogo e all'esperienza di stare per conto tuo, devi trovare ciò che vorresti fare con tuo marito e decidere un compromesso con lui.
Dott.ssa Angela Sgambati
D2: mi ha fatto innamorare la sua dolcezza, i suoi occhi dolci, la tenerezza. Mi sembra di avere a che fare con due persone, completamente diverse. Odioso, cattivo, quando mi maltratta anche senza motivo facendomi sentire una merda.
Dolce, sensibile tenero quando mi chiede perdono e mi accarezza. Io sono stata attratta da lui perché subito mi lusingava la sua gelosia, mi voleva tutta per se e a vent'anni non capivo cosa voleva dire, poi nella mia famiglia non ho mai notato scene di gelosia da parte di mio padre, anzi visto che i miei genitori gestivano una osteria, mia madre era sempre in mezzo a uomini e stava fino notte fonda a chiacchierare con i clienti. Io non credevo potesse esistere questo sentimento così possessivo che poi mi ha fatto tanto male. Ora sono disgustata ed esasperata, sapere di non poter guardare un amico serenamente, tranquillamente altrimenti lui s'incazza è stata per me una grande tortura che per tutti questi anni ho represso perché in fondo giustificavo tutto con le sue
scuse e le sue richieste di perdono che dopo avermi dato della troia per l'ennesima volta mi giurava che non era vero e che mi amava, come fa ancora adesso. Sento ancora che ha lui il potere del mio sentimento, infatti, passo delle giornate orrende quando è di cattivo umore (spessissimo) perché non capisco cosa possa averlo offeso cosa possa fare io, e mi sembra quasi che lui
goda nel vedermi soffrire.
Io che faccio "la Forte" sto da cani e inutilmente cerco di alleviare il mio disagio uscendo con amici, o andando al cinema.
Abbiamo parlato e riparlato mille volte di tutto questo, ci siamo incazzati e riappacificati migliaia di volte, ora non gli credo più, non voglio ricascarci più anche se forse domani mi dirà nuovamente quanto mi ama, so benissimo che subito dopo sarà pronto ad accanirsi su di me con il suo disprezzo per tutto quello che io desidero fare, cioè non voglio essere seppellita viva con lui.
Purtroppo un'altro aspetto ritengo sia fondamentale, noi proveniamo da due culture diverse e non riusciamo proprio a capirci, sembra di parlare due lingue estranee, non c' è proprio modo di comprendersi. Per lui è gravissimo che una donna esca la sera e abbia amici e amiche, per lui non è giusto che una donna sposata possa viaggiare senza il marito. Io credo e voglio essere una donna libera ed è inutile che io gli dica che l'amore non si può avere con la forza.
Io ho una mentalità, credo più moderna e progressista, lui conservatore. Io sono di sinistra convinta e cerco di leggere giornali ed essere informata. Lui di destra, detesta i miei amici come io detesto i suoi, bacchettoni e arricchiti pieni di soldi ma profondamente ignoranti. Con queste premesse credo sia un miracolo se siamo rimasti insieme così tanto tempo, eppure anche ora mi strugge
la nostalgia dia averlo vicino, ma perché?
R2: Le attenzioni un po’ possessive di tuo marito, all’inizio ti lusingavano, tI consideravano, ti facevano sentire al centro dell’attenzione e del mondo.
Poco abituata al calore di una famiglia che quando è sera si riunisce, per te avere un uomo che pensava a te, e solo a te , ti rendeva felice. Per quanto riguarda tuo marito, amare vuol dire possedere, tu sei la cosa più cara e bella che abbia avuto e non la vuole perdere. Dietro la gelosia si nasconde una profonda paura, da parte di tuo marito, di perderti.
Ecco perché dopo aver dato sfogo ad essa ti chiede perdono come sa fare lui.
Il solo pensiero che ciò possa avvenire lo tormenta. D’altro canto la stessa smania di averti lo rende irascibile ad ogni eventuale sguardo nemico. La rabbia che ora provi, cara Monica, è dovuta alla repressione attuata fino ad ora in attesa che qualcosa cambiasse. Ciò, non solo è stato inutile, ma ha fatto sì che tu accumulassi questo rancore per poi esplodere ora come un vulcano. D’altro canto più sei sulle tue, quindi "forte", più tuo marito interpreta tutto come un rifiuto e quindi chiusura. Ti innervosisci perché lo vedi cupo, muto ed il cerchio è chiuso: ognuno per conto proprio. Ciò che vi univa ora vi divide. Le cose cambiano, anche l’amore è un continuo mutamento. Se prima avevi bisogno di un tutore, ora sei più matura, più bisognosa di spazio, libertà ed espressione.
Ciò non vuol dire rifiutare tuo marito, ma coinvolgerlo nel tuo mutamento e volare insieme.
Dovete camminare insieme, se uno si ferma tende a reprimere l’altro. L’altro per non morire, si allontana: è sopravvivenza. Create dei momenti di comunicazione, di partecipazione l’uno all’altro. Dovete imparare ad esprimervi ogni istante della vostra convivenza affinché con ci siano incomprensioni e paure. Ognuno deve comunicare all’altro i sentimenti che prova in quel momento.
Se c’è comprensione e disponibilità da entrambi, svaniscono le paure di abbandono, tuo marito non avrà più paura di perderti, perché ormai ha il tuo cuore, i tuoi pensieri.
Nessuno glieli potrà portare via.
Dott.ssa Angela Sgambati
D: ho 53 anni. Dopo 22 anni di matrimonio ho conosciuto su Internet una donna straniera e mi sono incontrato con lei.
Pensavo che sarebbe stata un'avventura senza seguito. Invece mia moglie ha scoperto tutto e io mi sento preso da questa donna (lei anche, sta lasciando il marito).
Il problema di fondo è questo: io credo che mi sono lasciato andare in questa storia perché mi sentivo solo, senza amore da parte di mia moglie. Mia moglie, dal canto suo, mi dice che lei mi ama come non ha mai amato nessuno, che sono al primo posto della sua lista di priorità (figli, casa, lavoro, ecc.), ecc.
Ora sto leggendo un libro che focalizza soprattutto sui problemi di comunicazione nella coppia.
E io credo che tra me e mia moglie ci sia un problema di comunicazione e anche se lei mi dice che mi ama da impazzire, io non mi sento amato.
Questa donna straniera, invece, mi comunica molto di più. Poi ci siamo scoperti durante un lungo periodo di comunicazioni via Internet, dove ci siamo man mano aperti e raccontati dei nostri vicendevoli problemi, e solo dopo alcuni mesi ci siamo incontrati e amati dal vivo.
Quello che sto passando ora è che non riesco apprendere una decisione. Non vorrei mandare all'aria il matrimonio, non vorrei perdere mia moglie, ma neanche questa amante. E non riesco a rendermi conto dell'impossibilità di proseguire così.
Ora vivo da solo cercando di riflettere . Se mi capita di stare a casa con mia moglie, mi viene a noia e mi manca l' altra. Quando sto da solo mi manca mia moglie e non vorrei sentire l' amante.
Esistono dei test o dei meccanismi per verificare se sono veramente innamorato e di chi?
Grazie Luigi
R: Ciao Luigi,
come stai, vorrei tanto sapere cosa provi in questo momento della tua vita, dove ti trovi di fronte ad un bivio: da una parte tua moglie con cui vivi da 22 anni, i vostri figli, la casa, un rapporto già collaudato e forse un po' spento, ti dice che ti ama come non ha amato nessuno, (lei) invece tu sai cosa vuol dire amare di nuovo, provare dei sentimenti vivi, ardenti che forse nella vostra coppia si sono un po' assopiti.
Parlare per ore e ore come due adolescenti alla scoperta di qualcosa di nuovo che invece era sempre stato in voi.
Nascere di nuovo, sentirsi amato veramente e forse ancor più considerato, coccolato e apprezzato.
Questo lo hai potuto provare grazie a questa nuova relazione che giustamente non vuoi perdere perché senza, sarebbe niente, sarebbe ritornare forse agli affetti ma non alla vita
TU DEVI VIVERE LUIGI ! E VIVERE ALLA MEGLIO.
Se vuoi tentare l'ultima possibilità con tua moglie, parlane e mettetevi alla prova entrambi: RICOMINCIATE
Ricominciate a parlare, ad ascoltarvi, ad apprezzarvi, ad accarezzarvi, a cercarvi quindi stupirvi; ad amarvi di nuovo.
Lascia stare i sensi di colpa, senz'altro anche tua moglie apprezzerà un marito nuovo più allegro, vivace e un po' più amante.
Per quanto riguarda l' altra, vi siete scoperti entrambi in un momento di crisi coniugale, in cui è facile consolarsi a vicenda, provare le stesse cose.
Ma su quali basi? Su quali esperienze e difficoltà della vita di ogni giorno?
Pensaci.
Per quanto riguarda i test, tu stesso sei il più affidabile.
Mi chiedi di chi sei innamorato, ma che vuol dire essere innamorati, cosa si prova? E con chi lo vorresti essere?
A questa domanda puoi rispondere solo tu.
Auguroni
Dott.ssa Angela Sgambati
che litigavo loro stavano li. Ora dopo mesi di discussioni forti lui decide di mettere dei paletti alla famiglia e di farmi quanto meno rispettare, ma niente.
Dopo una grossa discussione con i suoi la mamma scarica l'ira su di me mandandomi un messaggio a dir poco offensivo, aggiungendo che se fosse successo qualcosa a suo figlio sarebbe stata colpa mia, colpa mia solo perchè esausta di questa decisione avevo deciso di separarmi (cosa che più volta avevo chiesto) solo questa volta ero determinata, non ne posso più queste persone mi violentano pisicologicamente, mettono in mezzo anche il fratello di mio marito che una sera
a chiamato urlano come un pazzo, e dicendo che rompo il c....zz. mi consigli Lei cosa devo fare. non posso raccontarle tutta la mia storia servirebbero 8 tomi, inoltre ultimamente rimuovo quasi tutto in modo automatico, il mio cervello ricorda a tratti tutto il loro male. mi consigli lei cosa devo fare. Grazie mille
R. Buona sera, da ciò che mi scrive emerge che Lei sta vivendo una relazione tormentata con suo marito aggravata dalla presenza
invadente della suocera.
Mi dice che Lei e suo marito avete incominciato a litigare,
Lei è bersaglio di ira da parte di una suocera che con la sua interferenza non permette a voi due di cavarvela da soli.
Questa situazione la porta, dopo solo due anni, a pensare alla separazione e interrompere la relazione coniugale.
Sarebbero da indagare alcuni aspetti della vostra relazione, come ad esempio i motivi che vi hanno portato al litigio, come vi
relazionate, quanto l’uno conosce veramente l’altro.
Gli aspetti da approfondire sono tanti per capire cosa c’è alla base, quale sono veramente le vostre intenzioni, i vostri desideri e i vostri bisogni.
Una volta fatto ordine in voi stessi e nella vostra coppia poi si potrà tutelarla e fare in modo che nulla la possa disturbare in futuro.
Questi potrebbero essere gli obiettivi di una relazione di aiuto rivolta a far emergere le vostre capacità nel poter risolvere i vostri problemi.
Quando vorrà iniziare mi può chiamare per fissare un incontro.
Intanto le auguro una buona serata
Dott.ssa Angela Sgambati
D:SCRIVO PERCHE' HO UN PICCOLO PROBLEMA E VORREI SAPERE SE E' DA PRENDERE SERIAMENTE.
OGNI MESE MI VENGONO LE MESTRUAZIONI ANTICIPATE DA UN FORTE DOLORE ALLA PANCIA E VENGONO OGNI 20 GIORNI. COME MAI?
R:innanzitutto non mi hai detto la cosa fondamentale, cioè quanti anni hai.
Ad ogni buon conto, anche se Internet è un ottimo strumento di comunicazione, non può e non deve sostituire una sana e completa visita medica.
Quindi ritengo che tu debba parlare del tuo problema con il tuo medico di base o, ancora meglio, con il tuo ginecologo che, dopo una visita, saprà meglio rispondere al tuo quesito e darti le cure necessarie.
Auguri
Dott.ssa Angela Sgambati
D: Mi chiamo Monica, sono veramente in crisi. Dopo 26 anni di matrimonio, fino ad oggi non ho desiderato altro che separarmi, ora che mio marito da pochi giorni (una ventina) vive da solo, sono sopraffatta da mile sensi di colpa e da una angoscia insopportabile. Questa sera ho l'incontro con il mio avvocato e non so più cosa dirgli. Siamo già stati anni addietro da una psicologa e per un pò sembrava averci illuminato. poi siamo di nuovo risprofondati nell'intolleranza reciproca.
La nostra vita di coppia è sempre stata molto difficile, io che mi sentivo soffocare dalla sua gelosia e possessività mentre invece avevo ed ho voglia di stare in mezzo ad amici di essere sempre fuori, di viaggiare mentre lui pantofolaio passerebbe le serate a dormire sul divano davanti alla TV e pretenderebbe che anch'io stessi a fargli compagnia. Dopo la mia ultima vacanza
(15 giorni in Messico) ha cominciato a tormentarmi più del solito fino ad arrivare al punto di dirgli che non lo sopportavo più e che sarei andata dall'avvocato per separarmi, nostra figlia, esasperata dai continui litigi anche lei una sera gli ha detto che se ne doveva andare. Per questo se n'è andato, ma ora tutti i giorni mi dice che vuole riprovare, che mi ama e tutto il resto. Io purtroppo so benissimo che dopo un breve periodo di tranquillità lui sarà di nuovo come prima intollerante e intollerabile.
R: Cara Monica,
Sei molto arrabbiata con tuo marito e vorresti che tutto fosse diverso.
Se ho capito bene avete due caratteri opposti e quindi dei bisogni opposti.
Lui si è adagiato molto e ti ama a modo suo: se mi vuoi bene resta a casa con me.
Tu forse non sopporti più tutte le cose in comune con lui: il lavoro con lui, in casa con lui. di nuovo al lavoro con lui.
E' troppo!!!!!!!
Hai ragione di scoppiare.
Vorrei sapere di che cosa ti eri innamorata di tuo marito, perché, se vuoi andare oltre allo sfogo e all'esperienza di stare per conto tuo, devi trovare ciò che vorresti fare con tuo marito e decidere un compromesso con lui.
Dott.ssa Angela Sgambati
D2: mi ha fatto innamorare la sua dolcezza, i suoi occhi dolci, la tenerezza. Mi sembra di avere a che fare con due persone, completamente diverse. Odioso, cattivo, quando mi maltratta anche senza motivo facendomi sentire una merda.
Dolce, sensibile tenero quando mi chiede perdono e mi accarezza. Io sono stata attratta da lui perché subito mi lusingava la sua gelosia, mi voleva tutta per se e a vent'anni non capivo cosa voleva dire, poi nella mia famiglia non ho mai notato scene di gelosia da parte di mio padre, anzi visto che i miei genitori gestivano una osteria, mia madre era sempre in mezzo a uomini e stava fino notte fonda a chiacchierare con i clienti. Io non credevo potesse esistere questo sentimento così possessivo che poi mi ha fatto tanto male. Ora sono disgustata ed esasperata, sapere di non poter guardare un amico serenamente, tranquillamente altrimenti lui s'incazza è stata per me una grande tortura che per tutti questi anni ho represso perché in fondo giustificavo tutto con le sue
scuse e le sue richieste di perdono che dopo avermi dato della troia per l'ennesima volta mi giurava che non era vero e che mi amava, come fa ancora adesso. Sento ancora che ha lui il potere del mio sentimento, infatti, passo delle giornate orrende quando è di cattivo umore (spessissimo) perché non capisco cosa possa averlo offeso cosa possa fare io, e mi sembra quasi che lui
goda nel vedermi soffrire.
Io che faccio "la Forte" sto da cani e inutilmente cerco di alleviare il mio disagio uscendo con amici, o andando al cinema.
Abbiamo parlato e riparlato mille volte di tutto questo, ci siamo incazzati e riappacificati migliaia di volte, ora non gli credo più, non voglio ricascarci più anche se forse domani mi dirà nuovamente quanto mi ama, so benissimo che subito dopo sarà pronto ad accanirsi su di me con il suo disprezzo per tutto quello che io desidero fare, cioè non voglio essere seppellita viva con lui.
Purtroppo un'altro aspetto ritengo sia fondamentale, noi proveniamo da due culture diverse e non riusciamo proprio a capirci, sembra di parlare due lingue estranee, non c' è proprio modo di comprendersi. Per lui è gravissimo che una donna esca la sera e abbia amici e amiche, per lui non è giusto che una donna sposata possa viaggiare senza il marito. Io credo e voglio essere una donna libera ed è inutile che io gli dica che l'amore non si può avere con la forza.
Io ho una mentalità, credo più moderna e progressista, lui conservatore. Io sono di sinistra convinta e cerco di leggere giornali ed essere informata. Lui di destra, detesta i miei amici come io detesto i suoi, bacchettoni e arricchiti pieni di soldi ma profondamente ignoranti. Con queste premesse credo sia un miracolo se siamo rimasti insieme così tanto tempo, eppure anche ora mi strugge
la nostalgia dia averlo vicino, ma perché?
R2: Le attenzioni un po’ possessive di tuo marito, all’inizio ti lusingavano, tI consideravano, ti facevano sentire al centro dell’attenzione e del mondo.
Poco abituata al calore di una famiglia che quando è sera si riunisce, per te avere un uomo che pensava a te, e solo a te , ti rendeva felice. Per quanto riguarda tuo marito, amare vuol dire possedere, tu sei la cosa più cara e bella che abbia avuto e non la vuole perdere. Dietro la gelosia si nasconde una profonda paura, da parte di tuo marito, di perderti.
Ecco perché dopo aver dato sfogo ad essa ti chiede perdono come sa fare lui.
Il solo pensiero che ciò possa avvenire lo tormenta. D’altro canto la stessa smania di averti lo rende irascibile ad ogni eventuale sguardo nemico. La rabbia che ora provi, cara Monica, è dovuta alla repressione attuata fino ad ora in attesa che qualcosa cambiasse. Ciò, non solo è stato inutile, ma ha fatto sì che tu accumulassi questo rancore per poi esplodere ora come un vulcano. D’altro canto più sei sulle tue, quindi "forte", più tuo marito interpreta tutto come un rifiuto e quindi chiusura. Ti innervosisci perché lo vedi cupo, muto ed il cerchio è chiuso: ognuno per conto proprio. Ciò che vi univa ora vi divide. Le cose cambiano, anche l’amore è un continuo mutamento. Se prima avevi bisogno di un tutore, ora sei più matura, più bisognosa di spazio, libertà ed espressione.
Ciò non vuol dire rifiutare tuo marito, ma coinvolgerlo nel tuo mutamento e volare insieme.
Dovete camminare insieme, se uno si ferma tende a reprimere l’altro. L’altro per non morire, si allontana: è sopravvivenza. Create dei momenti di comunicazione, di partecipazione l’uno all’altro. Dovete imparare ad esprimervi ogni istante della vostra convivenza affinché con ci siano incomprensioni e paure. Ognuno deve comunicare all’altro i sentimenti che prova in quel momento.
Se c’è comprensione e disponibilità da entrambi, svaniscono le paure di abbandono, tuo marito non avrà più paura di perderti, perché ormai ha il tuo cuore, i tuoi pensieri.
Nessuno glieli potrà portare via.
Dott.ssa Angela Sgambati
D: ho 53 anni. Dopo 22 anni di matrimonio ho conosciuto su Internet una donna straniera e mi sono incontrato con lei.
Pensavo che sarebbe stata un'avventura senza seguito. Invece mia moglie ha scoperto tutto e io mi sento preso da questa donna (lei anche, sta lasciando il marito).
Il problema di fondo è questo: io credo che mi sono lasciato andare in questa storia perché mi sentivo solo, senza amore da parte di mia moglie. Mia moglie, dal canto suo, mi dice che lei mi ama come non ha mai amato nessuno, che sono al primo posto della sua lista di priorità (figli, casa, lavoro, ecc.), ecc.
Ora sto leggendo un libro che focalizza soprattutto sui problemi di comunicazione nella coppia.
E io credo che tra me e mia moglie ci sia un problema di comunicazione e anche se lei mi dice che mi ama da impazzire, io non mi sento amato.
Questa donna straniera, invece, mi comunica molto di più. Poi ci siamo scoperti durante un lungo periodo di comunicazioni via Internet, dove ci siamo man mano aperti e raccontati dei nostri vicendevoli problemi, e solo dopo alcuni mesi ci siamo incontrati e amati dal vivo.
Quello che sto passando ora è che non riesco apprendere una decisione. Non vorrei mandare all'aria il matrimonio, non vorrei perdere mia moglie, ma neanche questa amante. E non riesco a rendermi conto dell'impossibilità di proseguire così.
Ora vivo da solo cercando di riflettere . Se mi capita di stare a casa con mia moglie, mi viene a noia e mi manca l' altra. Quando sto da solo mi manca mia moglie e non vorrei sentire l' amante.
Esistono dei test o dei meccanismi per verificare se sono veramente innamorato e di chi?
Grazie Luigi
R: Ciao Luigi,
come stai, vorrei tanto sapere cosa provi in questo momento della tua vita, dove ti trovi di fronte ad un bivio: da una parte tua moglie con cui vivi da 22 anni, i vostri figli, la casa, un rapporto già collaudato e forse un po' spento, ti dice che ti ama come non ha amato nessuno, (lei) invece tu sai cosa vuol dire amare di nuovo, provare dei sentimenti vivi, ardenti che forse nella vostra coppia si sono un po' assopiti.
Parlare per ore e ore come due adolescenti alla scoperta di qualcosa di nuovo che invece era sempre stato in voi.
Nascere di nuovo, sentirsi amato veramente e forse ancor più considerato, coccolato e apprezzato.
Questo lo hai potuto provare grazie a questa nuova relazione che giustamente non vuoi perdere perché senza, sarebbe niente, sarebbe ritornare forse agli affetti ma non alla vita
TU DEVI VIVERE LUIGI ! E VIVERE ALLA MEGLIO.
Se vuoi tentare l'ultima possibilità con tua moglie, parlane e mettetevi alla prova entrambi: RICOMINCIATE
Ricominciate a parlare, ad ascoltarvi, ad apprezzarvi, ad accarezzarvi, a cercarvi quindi stupirvi; ad amarvi di nuovo.
Lascia stare i sensi di colpa, senz'altro anche tua moglie apprezzerà un marito nuovo più allegro, vivace e un po' più amante.
Per quanto riguarda l' altra, vi siete scoperti entrambi in un momento di crisi coniugale, in cui è facile consolarsi a vicenda, provare le stesse cose.
Ma su quali basi? Su quali esperienze e difficoltà della vita di ogni giorno?
Pensaci.
Per quanto riguarda i test, tu stesso sei il più affidabile.
Mi chiedi di chi sei innamorato, ma che vuol dire essere innamorati, cosa si prova? E con chi lo vorresti essere?
A questa domanda puoi rispondere solo tu.
Auguroni
Dott.ssa Angela Sgambati